Sono nato il 3 aprile del 1975, ma dell’evento non ho alcun ricordo.
Leggenda narra che nacqui alle 23.15 in punto, forse è per questo che sono un nottambulo. Però la mia diffidenza cronica nei confronti delle pubbliche amministrazioni mi fa dubitare che l’orologio della sala parto segnasse l’ora giusta.
Vivo qui e ora, ma ogni tanto ho il vizio di tuffarmi nel passato.
Guardo al futuro con ottimismo, forse perché non ho l’abitudine di pensare alla morte.
Almeno non la mia.
A quindici anni ero ingenuo, a venti stupido, a venticinque giovane, a trenta mi sentivo vecchio, a trentacinque mi dicevano che ero troppo giovane, a quaranta sostenevano che ero troppo vecchio, oggi sono saggio.
Saggio al punto tale da rendermi conto che quando ho iniziato a scrivere queste quattro righe ero 5 minuti più giovane. Minuti preziosi che non torneranno più. È per questo che cerco sempre di vivere una vita al massimo… della calma. Sono capaci tutti a volere una vita spericolata: desiderare una vita sprecata, invece, è la vera rivoluzione.
♫♩♬ Voglio una vita sprecata, una vita come quelle dei film. ♫♩♬
Anni fa installai sul telefonino un’app che calcolava il momento della mia morte: diceva che sarei deceduto il 10 ottobre del 2044 alla veneranda età di 69 anni. Ho preso la cosa molto sul serio e da allora non guardo mai a destra e a sinistra prima di attraversare la strada.
Non ho fatto testamento perché intendo sperperare i miei averi entro quella data.
Ho appena assunto un consulente finanziario per capire il metodo più redditizio per dilapidare tutto quello che possiedo. (CONTINUA)